Shakespeare And Company, la pronipote di Singer e un bigliettino segreto

Ci sono luoghi fatti apposta per un po’ di magia.

Alcuni giorni fa ero nella libreria più bella di Parigi  – continuate a leggere se ancora non sapete qual è – che per me è la libreria più bella del mondo.

C’era il sole, un’orchestrina all’angolo dell’ampio marciapiede di rue de la Bûcherie, e mi sono messo pazientemente in coda per entrare. Ho ingannato il tempo leggendo le gesta di George Whitman descritte sulle ante a battente della vetrina, riempiendo la bottiglietta d’acqua alla fontana – c’è proprio tutto quel che serve davanti a Shakespeare & Company! – dando un’occhiata ai libri disposti negli espositori… e osservato con invidia chi mi stava davanti. Intanto l’orchestrina suonava.

Quando finalmente entro, mi metto a leggere le quarte di copertina. Do un’occhiata ai racconti di Zadie Smith – li compro?  copertina verde o copertina blu? li poso, li riprendo, leggo un po’ – poi vado al piano di sopra dove qualcuno suona un piano.

Attraverso lo stretto passaggio, quello dove c’è una vecchia Underwood in bella vista, senza nastro – qualcuno si diverte a battere i tasti – e finalmente entro nella piccola stanzetta, dove ci sono i libri usati, e i divanetti, tutti occupati.

Dalla finestra aperta entrano le voci dei turisti in coda che si mescolano al timbro del piano.

Inizio a osservare i libri senza toccarli; più che sul titolo mi concentro sul nome degli autori. Molti sconosciuti. Un libro rosso di Isaac Bashevis Singer mi cattura, The Manor. Lo prendo, lo apro e ci scopro un bigliettino, una striscia di carta marroncino strappata, su cui, con  grafia rotonda, leggo, in inglese, che la pronipote di Singer era stata lì (2008? ricordo bene la data?) e avendo trovato quel libro ne era rimasta molto divertita. Erica, il nome sul biglietto.

Come mi pento di non aver fatto una foto!

Ci ho pensato a comprarlo, ma in fondo è giusto che quel libro rimanga lì, un piccolo tesoro per un turista fortunato.  Lo ritroverò la prossima volta?

Lascia un commento