La felicità è una cosa seria

Eccoci finalmente!

Ho concluso il mio primo romanzo che a breve sarà disponibile su Amazon e ne approfitto per parlarvene.

Prima però ecco cosa manca ancora per mettere il punto: un po’ di editing per gli ultimi refusi, la conversione in e-book, la creazione del sommario con i capitoli.

Sarà disponibile in formato digitale e sto riflettendo sulla possibilità di metterlo in vendita anche in versione cartacea. La mia raccolta di poesie Invarianze di Scala l’ho messa in vendita solo in formato ebook… se qualcuno ha un consiglio, lo accetto volentieri 😉

La felicità è una cosa seria

Il mio romanzo dunque. Vi piace il titolo, La felicità è una cosa seria?

Vi dico subito cosa il mio romanzo non è: non è un romanzo fantasy, non è un romanzo young adult, non è un giallo e neppure un horror. Lo definirei streamline: la vecchia, classica narrativa…

… e sì, è anche il primo romanzo sulla cosiddetta fuga dei cervelli 😉

Ecco la sinossi!

Cos’è la felicità? ciò che vogliamo e pensiamo di meritare oppure un’idea che ci spinge instancabilmente a rischiare e a perdere il controllo della nostra vita?

Il giovane protagonista  è un ricercatore alle prese con la precarietà e la crisi dell’università e della società italiana.
Joshua, Young Hyde, Evil Monkey, gran cerimoniere della musica anni ‘80, sono alcuni degli amici che ha incontrato frequentando un centro sociale e che si battono per conservare la memoria di un quartiere contro le trasformazioni urbane.

Quando riceve una mail che gli comunica di aver vinto la selezione di un’università londinese per lavorare a un misterioso progetto sulla felicità, le sue prospettive cambiano. Dopo qualche esitazione, decide di partire, abbandonando gli amici alle prese con i problemi del centro sociale.

A Londra divide un appartamento con Victoria, una giovane americana che si trova nella capitale inglese per studiare. Mentre stringe amicizia con questa strana ragazza, incontra nuovi amici e si troverà ancora una volta a decidere sul suo futuro.

 

 

 

 

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Paolo Bua Corona ha detto:

    Caro rabolas non vedo l ora di leggerlo… Vuoi un consiglio? Sono un vetusto malinconico a cui piace inebriarsi col profumo della carta prima di addentrarsi con la mente nella trama del libro di un caro amico… Che dici di rendere cartaceo il tuo libro di poesie? 😉

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    1. rabolas ha detto:

      Ci ho riflettuto se pubblicare in cartaceo e alla fine mi sono deciso per il sì. Anche se io non mi stacco più dal mio kindle 😉 sto preparando su CreateSpace il vecchio caro libro di carta da sfogliare. Però hai dato un’idea grandiosa e farò la stessa cosa con Invarianze!

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